Il genere Pasteurella comprende batteri bastoncellari Gram negativi immobili, asporigeni aerobi-anaerobi facoltativi.
Sono stati individuati 4 sierogruppi capsulari (A, B, D, E) e per ciascuno di essi esistono 12 sierotipi.
I più frequenti nel coniglio sono i sierotipi A3, A11 e A12.
La trasmissione può avvenire tramite il contatto con secrezioni nasali provenienti da conigli infetti, oppure, con ciotole o beverini contaminati, in quanto il batterio può sopravvivere per giorni nelle secrezioni e nell’acqua o per via aerogena (soprattutto in caso di sovraffollamento).
Circa il 50% dei conigli risulta essere portatore sano di pasteurella a livello della rinofaringe, congiuntiva, vagina e a volte polmone; in questo modo, le fattrici portatrici possono contaminare le nidiate a partire dagli 11 giorni di vita senza che però si verifichi la malattia, a causa della bassa carica infettante trasmessa.
Con la comparsa di fattori stressanti ed in concomitanza di fattori predisponenti si può scatenare la malattia.
La pasteurellosi si può manifestare in diverse forme:
Per la diagnosi è necessario l’ isolamento del batterio da campioni di organi o secrezioni.
La terapia va effettuata preferibilmente sull’esito di un antibiogramma.
La pasteurella multocida può essere trasmessa anche a/da cani e gatti e raramente colpisce l’uomo.
Di seguito proponiamo lo schema riassuntivo Pasteurella Multocida: